L’associazione fra suono e luce, rivelata da affinità etimologiche
fra le parole che indicano il suono ed il sorgere del sole ,
ricorre spesso nei miti di molti popoli dell’antichità.
Dalla tradizione europea a quella indo-asiatica
ed eschimese fino alle culture primitive
di Africa e d’America, la sorgente
da cui emana il mondo
è un suono di
luce.
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Ispiratosi ad Eos, la “dea dalle rosee dita”, Enrico Gatti ha fondato nel 1986 l’Ensemble “Aurora” insieme ad altri artisti appassionati dallo studio e dall’interpretazione del patrimonio musicale anteriore al 1800, con particolare riferimento a quello italiano.
Ciascuno dei musicisti dell’ensemble ha alle sue spalle un attento lavoro di ricerca personale, ed ha perfezionato e qualificato la sua preparazione presso le più prestigiose scuole europee quali il Conservatorio Reale dell’Aja, la Schola Cantorum di Basilea, il Conservatorio di Amsterdam, il Conservatorio di Ginevra, il Mozarteum di Salisburgo, il Conservatorio Superiore di Parigi.
In un’epoca in cui le sonorità della musica antica hanno acquistato una fisionomia sempre più nervosa e ritmata l’Ensemble Aurora ha basato la ricerca della propria emissione sonora sulla caratteristica più costante dell’estetica sei-settecentesca: l’imitazione della natura, e quindi della voce umana, con le sue dinamiche, pronunce ed articolazioni.
Su questa base l’impiego di strumenti originali ed un loro adeguato uso in relazione al repertorio affrontato non viene concepito come un fine, bensì come un mezzo prezioso per il recupero della tradizione italiana, contraddistinta da quella nobiltà e raffinatezza che solo un equilibrio fra rigorosa preparazione e fantasia interpretativa permette.
L’ensemble si è formato con un approfondito lavoro sulla letteratura del XVII secolo e sulle sonate a tre di Corelli, considerando ciò come cifra stilistica di fondo necessaria per poter poi affrontare il repertorio successivo senza il pericolo di anacronistiche interpretazioni.
Oltre a numerosi programmi strumentali sono stati realizzati anche programmi di cantate profane e sacre (con Gemma Bertagnolli, Gloria Banditelli, Guillemette Laurens, Roberta Invernizzi, Jill Feldman, Gian Paolo Fagotto, Roberta Mameli e altri). Il gruppo si è esibito in quasi tutti i paesi europei, negli Stati Uniti, in America del sud ed in Giappone, ospite di importanti stagioni concertistiche fra cui ricordiamo il Festival van Vlaanderen, Lufthansa Festival di Londra, Festival des Cathedrales, Ambraser Schlosskonzerte Innsbruck, “Symphonia en Perigord”, Festival International de Musique Sacrée de Lourdes, Tage Alter Musik Herne, Théâtre de Caen, Library of Congress (Washington), Festival “Vivaldi in Veneto”, “Musica e poesia a S. Maurizio” di Milano, Filarmonica di Roma.
L’Ensemble Aurora ha inciso per Tactus, Symphonia, Arcana e Glossa, con cui ha realizzato varie prime registrazioni mondiali. È stato insignito, fra gli altri riconoscimenti, due volte del Premio Internazionale del disco “Antonio Vivaldi” per le migliori incisioni di musica strumentale italiana del 1993 e del 1998; l’integrale dell’op.III di Corelli ha ricevuto il “diapason d’or de l’année” 1998, e quella dell’op.IV il “Preis der Deutschen Schallplattenkritik” 2013.