ovvero l’utopia al comando
Enrico Gatti, solo violin
Ou-topos, ossia il “non luogo”, quel luogo che non c’è ma che desideriamo e rincorriamo nella mente e nella vita.
Per il violino - strumento ”cantante” per antonomasia, singola voce melodica rincorsa lungo il filo di quattro corde - la polifonia, il suonare, cioè, a più voci, è la sfida per eccellenza.
Fin dalle epoche più antiche i violinisti-compositori hanno cercato di ampliare le possibilità espressive di questo strumento cercando di superarne i limiti e di farlo entrare nel campo polifonico, un campo certamente più consono e naturale per strumenti come il liuto, l’organo ed il cembalo.
Se la musica strumentale è l’espressione senza parole di qualcosa che forse con le parole non si può dire, la polifonia sul violino può essere solo un “suggerimento” per l’ascoltatore, che dentro di sé potrà cogliere e ricostruire l’immagine completa del tutto.
Come dire: il sogno di un sogno…
Three Solos or Select Preludes in G
Johann Schop (1590-1667)
Praeludium
(from ‘T Uitnement Kabinet, Amsterdam 1655)
Thomas Baltzar (ca.1630-1663)
A Prelude
(from The Second Part of The Division Violin, London ca.1693)
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Preludio: Adagio
(from Sei Solo à Violino senza basso accompagnato, 1720)
A Neapolitan in the North of Europe
(searching for the Three Kinds of Sound )
Nicola Matteis (XVII-XVIII century)
Passaggio rotto (FLATUS)
Positione di voce – Andamento veloce (VOX)
Fantasia (PULSUS)
(from Other Ayrs… & C. for the Violin, The Second Part, London 1685)
A German Lute Player on the Violin
Thomas Baltzar (ca.1630-1663)
Praeludium – Almond – Courante – Sarabande
(from a ms. Bodleian Music School, Oxford)
Another German Lute Player on the Violin
(arranged by Enrico Gatti)
Silvius Leopold Weiss (1686-1750)
Tombeau sur la mort de M.ur Comte d’Logy arrivée 1721 (ms. British Museum)
Prelude (Suite XVI, ms. British Museum)
Sarabande (Suite XIV, ms. British Museum)
Fantasia & Fuga (ms. British Museum)